Salute

Sfida all’Aids su Raitre

Domenica 22 va in onda un documentario prodotto da Amref.

di Emanuela Citterio

Forza dell?Africa, la parola. Da sempre fulcro della trasmissione del sapere, oggi è uno strumento indispensabile “per ritrovare la fratellanza, sconfiggere l?Aids e ridare un futuro al continente”. Lo dice Nelson Mandela in Big brother Aids, un film-documentario di Amref (Fondazione africana per la medicina e la ricerca) sull?Aids in Uganda, che va in onda il 22 febbraio in seconda serata su Raitre. Grande fratello Aids, realizzato in Uganda da Giulio Cederna e Paolo Novelli, mette a tema il ruolo strategico della comunicazione e dei media nella lotta alla peggiore epidemia che l?uomo abbia mai dovuto affrontare, attraverso le vicende e le testimonianze personali di Henry, giovane sieropositivo di Kampala; di mama Joyce, responsabile di un progetto di Amref nella baraccopoli di Makerere; di Sanyu, conduttrice di un programma radiofonico ugandese dedicato alla prevenzione della malattia; di Faridah, figlia di un guaritore tradizionale morto di Aids e volontaria di Amref. A introdurre il documentario con una testimonianza personale è Sveva Sagramola, conduttrice di Geo&Geo, testimonial di Amref. Cresciuta alla scuola di Mixer, successivamente ?stregata? dall?Africa: tutte le estati parte per il continente, dove ha realizzato più di 20 reportage. “Un giorno il presidente di Amref, Tommy Simmons, mi invitò in Kenya. Ero stata in Africa una sola volta prima di allora, per un reportage naturalistico. Non avevo idea delle realtà sociali o culturali. Raccontai la vita dei Masai, i problemi della sanità, le bidonville, l?esodo dalle campagne alle città. Una volta tornata proposi agli autori di Geo&Geo una serie di sei reportage sull?Africa che raccontavano anche progetti sociali di Amref. Dopo quel viaggio sono ripartita ogni estate per l?Africa”. Un bilancio? “è un?esperienza che mi ha aperto la testa rispetto al mondo. Mi ha dato una nuova consapevolezza e la voglia di cambiare quello che posso”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.